L’orchestra è un ensemble dall’organico variabile che conta circa venti musicisti a seconda dei lavori eseguiti ed è per questa formazione che sono state scritte le composizioni principali.

L’intento della ricerca dell’orchestra è quello di costruire un percorso sulla musica improvvisata, integrandola con diversi linguaggi compositivi. Il collettivo funziona inoltre come un bacino di risorse musicali dal quale i singoli componenti possono attingere per poter produrre lavori personali. L’orchestra si propone di essere inoltre un luogo privilegiato in cui compiere e realizzare atti di ricerca artistica e musicale.

La Collective Improvisation Orchestra è un motore collettivo di sviluppo per lavori che partono dai singoli membri dell’ensemble. Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati e prodotte le seguenti opere:

Guglielmo Hardouin (2016)

Il lavoro si concentra sulla regolamentazione dell’improvvisazione attraverso i tre fondamentali della musica: l’imitazione, l’integrazione e il contrasto. Tali elementi sono gli stessi che intervengono a livello biologico nel processo evolutivo di una specie e a cui l’autore fa riferimento attraverso un’acuta analogia.

3Textures

Paolo Possidente (2018)

Elementi di jazz, rock e free improvisation si mescolano alle estetiche della musica minimalista per generare atmosfere talvolta dense e tensive, talvolta distese e rarefatte.
In arte figurativa una texture è un’immagine composta dalla ripetizione più o meno ordinata di uno o più elementi grafici. Il sovrapporsi ordinato di pattern ripetitivi esposti dai singoli musicisti, va a creare una trama sonora caotica nell’insieme, ma matematizzabile se scomposta nelle sue singole parti.

Simone Farò (2017)

La composizione divisa in tre movimenti è il compendio dei processi improvvisativi sviluppati nei primi anni di laboratorio; gli oggetti sonori sono miscelati sapientemente attraverso gli elementi propri della scrittura convenzionale, ciononostante rimane un lavoro di sperimentazione e mobilità dei contenuti racchiusi in una forma fissa.

Guglielmo Diana e Paolo Possidente (2019)

Lavoro liberamente ispirato a Gruppen di Karlheniz Stockhausen si basa sulla divisione dell’ensemble in tre quartetti diretti da altrettanti conductors. Gli oggetti sonori impiegati nella composizione sono piccole cellule armonico/ritmiche che portano a una complessità sonora per via di sovrapposizione delle stesse.

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Conduction

La conduction è uno degli strumenti principali per organizzare un’improvvisazione collettiva.
Si tratta di una serie di corrispondenze tra i gesti di un direttore (conductor) e gli oggetti sonori espressi dal gruppo di musicisti. Nel corso degli anni Pietra Tonale ha sviluppato un sistema di segni autonomo partendo da quelli di Bucth Morris, trasformando così un lavoro dal carattere formativo in un lavoro performativo.

Triumphi

di Guglielmo Diana

Il lavoro è una conduction dove i segni sono sostituiti dagli arcani maggiori dei tarocchi; questa traslazione simbolica comporta un cambiamento significativo sul piano della composizione estemporanea: non più nelle mani del conductor essa è bensì affidata alle diverse tecniche di divinazione e di lettura del mazzo.

No Standards!

di Jacopo Acquafresca

Una serie di brani, non appartenenti, ma in qualche modo vicini alla tradizione degli standard jazz, vengono eseguiti alternando processi improvvisativi che ne modificano radicalmente il contenuto.

Footwork

di Jacopo Acquafresca

Il progetto si sviluppa in una lunga improvvisazione la cui estetica fa riferimento a diversi stilemi timbrici e fraseologici del footwork, genere e corrente della house dance anni 90. Pensato per far muovere!

Pietra Tonale Tour

Pietra Tonale ha organizzato e realizzato diversi concerti all’estero: nell’aprile del 2018 e del 2019 in collaborazione con la rassegna internazionale International Creative Residences  e l’associazione Springtime Jazz Festival ha suonato presso la Konzertkirken e al Rhythmic Music Conservatory di Copenhagen. Entrambe le occasioni hanno portato alla costituzione di una grande orchestra composta dai musicisti del conservatorio e da quelli del collettivo (E.I.O. – European International Orchestra).

Nel giugno 2019 un quintetto del collettivo ha effettuato un tour in Germania in collaborazione con Radio Banda Larga – Berlino.

Pietra Tonale Tour

Pietra Tonale ha organizzato e realizzato diversi concerti all’estero: nell’aprile del 2018 e del 2019 in collaborazione con la rassegna internazionale International Creative Residences  e l’associazione Springtime Jazz Festival ha suonato presso la Konzertkirken e al Rhythmic Music Conservatory di Copenhagen. Entrambe le occasioni hanno portato alla costituzione di una grande orchestra composta dai musicisti del conservatorio e da quelli del collettivo (E.I.O. – European International Orchestra).

Nel giugno 2019 un quintetto del collettivo ha effettuato un tour in Germania in collaborazione con Radio Banda Larga – Berlino.

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